Nei primi 3 mesi 2015 sono stati attivati oltre 1,33 mln di contratti di lavoro mentre i rapporti cessati sono stati 1,012 mln con un saldo positivo di 319.873 unità (+138% sul 2014).

Lo fa sapere l'Inps spiegando che tra gennaio e marzo 2014 il saldo era stato attivo per 134.217 unità. Le assunzioni a tempo indeterminato sono state 470.785: +24,1% sulle attivazioni 2014.

La variazione netta per il lavoro a tempo indeterminato nei primi tre mesi 2015 è stata - sottolinea l'Inps - di 201.151 unità perché le attivazioni complessive sono state 619.826 (oltre a 470.785 contratti a tempo indeterminato vanno conteggiate le 122.645 trasformazioni di contratti a termine e le 26.396 trasformazioni di rapporti di apprendistato) a fronte di 416.675 cessazioni.

L'Inps precisa che sono stati rilevati tutti i rapporti di lavoro attivati e cessati nel periodo, anche quelli in capo ad uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente.

"I dati INPS sul lavoro ci dicono che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la macchina finalmente è ripartita. Dopo cinque anni di crollo costante, tornano a crescere gli occupati". Scrive sui social network il premier Matteo Renzi.

"Non ci troviamo di fronte a una vera svolta, ma ad un grande regalo alle imprese e a meno diritti per i lavoratori". Così il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, commenta in una nota i numeri dell'Inps sui nuovi contratti nei primi tre mesi del 2015.

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