Il nuovo refresh, la Rilevazione periodica effettuata dall'agenzia per stabilire quali sono i terreni agricoli, preoccupa. Soprattutto, precisa Coldiretti, alla luce della "confusione che emerge in Regione dove l’assessore all’Agricoltura smentisce i suoi stessi funzionari di Argea rispetto ai numeri delle pratiche bloccate e degli ettari interessati dall’aggiornamento". A dirlo, a nome della Coldiretti, è il presidente regionale Battista Cualbu, che martedì scorso a Nuoro durante una conferenza stampa ha sollevato pubblicamente il problema.

"Stiamo parlando di numeri importanti che inciderebbero negativamente in modo pesante sulle nostre aziende – dice il presidente – per questo abbiamo inviato una lettera a tutti i consiglieri regionali e i parlamentari sardi perché riteniamo ci debba essere una rivendicazione unitaria delle specificità e peculiarità del territorio sardo secondo il Regolamento UE 1307 del 17 dicembre". Purtroppo, continua Cualbu, "solo i Consiglieri e i Parlamentari hanno capito il rischio che stiamo correndo, mentre altre dichiarazioni, rilasciate a mezzo stampa, ci appaiono troppo leggere".

I NUMERI - Le cifre sono davvero importanti. Il codice bosco (escluso dalla SAU) conta rispetto al 2010, 274.442 ettari in più. Solo per questi, facendo un conteggio al ribasso, la Sardegna rischia di perdere all’anno 100 euro a ettaro, circa 30 milioni di euro totali, addirittura 210 milioni in sette anni, oltre a tutte le altre conseguenze che ne deriverebbero, visto che i titoli della nuova PAC saranno assegnati in base agli importi che gli agricoltori percepiranno nel 2014 e la superficie utile dichiarata nel 2015.

I RISCHI - "Ricordiamo inoltre – precisa ancora il Presidente regionale - che gli agricoltori oltre al danno rischiano la beffa di dover restituire contributi già percepiti e di dover pagare della sanzioni. E a chi cerca di tranquillizzare la situazione ricordiamo pure che ci sono 4657 domande bloccate, la maggior parte delle quali proprio a causa del reflesh. Che non crediamo si possano sbloccare tutte a novembre visto che volge al termine. Molti imprenditori non percepiscono un euro da tempo". Tutti i dati citati da Coldiretti precisa Cualbu sono stati forniti dall’Argea.

"Aspettiamo fiduciosi chiarimenti dall’assessore – conclude Cualbu – e saremo ben lieti di apprendere dalla stessa che i suoi funzionari si sono sbagliati, sperando che nel frattempo stia lavorando anche per impegnare entro il 31 dicembre i 141 milioni di euro dei fondi PSR che altrimenti perderemo, come ci conferma la Rete rurale nazionale".
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