Le imprese isolane continuano, infatti, ad avere molta difficoltà a far fronte agli impegni finanziari e ad accedere al credito bancario. E' quanto risulta all'Osservatorio congiunturale dell'Artigiancassa: il livello di fiducia è ancora basso rispetto alla media nazionale e a quella del Mezzogiorno. "Per rafforzare la fiducia di investitori, famiglie e imprese - hanno spiegato Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionali di Cna Sardegna - è necessario rilanciare gli investimenti pubblici che hanno un impatto maggiore sulla crescita economica: le opere infrastrutturali e di efficientamento energetico immediatamente cantierabili e di piccola dimensione". L'indicatore dell'isola segna mediamente un 7,8 contro il 20,3 dell'Italia e il 10,8 del Sud e isole. A livello territoriale il livello di fiducia si rivela molto negativo soprattutto nelle province di Nuoro (6,1), Ogliastra (6,0) e Carbonia Iglesias (6,2), mentre risulta più positivo nelle provincie di Cagliari (8,2) e Medio Campidano (8,0). Abbastanza positivo a Olbia Tempio e Oristano (7,7). I dati di Artigiancassa registrano ancora una sostanziale difficoltà delle imprese sarde a far fronte ai propri impegni finanziari. L'indicatore segna mediamente un 30,6 contro il 41,1 dell'Italia e il 24,8 del Sud e isole. Quanto all'esito delle domande di credito, l'indicatore della Sardegna riporta un 18,0 contro il 20,6 dell'Italia e il 14,3 del Sud e isole. Le imprese che hanno ottenuto dalle banche un credito pari o superiore alla richiesta sono per lo più ubicate ad Olbia-Tempio (indicatore 23) e a Cagliari (22) che registrano una situazione molto positiva. La situazione peggiore, invece, nel Medio Campidano (11,4). Secondo l'Osservatorio Artigiancassa, infine, la mole di finanziamenti concessi alle imprese sarde ha un indicatore (dato dal totale dei finanziamenti diviso il numero delle aziende beneficiarie) pari a circa la metà della media italiana e di molto inferiore a quello del Mezzogiorno.
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