Giovanni Perria, il pensionato di Narbolia accusato di aver ucciso la moglie Brigitte Pazdernik, è sempre in carcere.

Il difensore, l'avvocato Antonello Spada insiste però per la concessione degli arresti domiciliari.

La richiesta, presentata diverse volte, finora è sempre stata respinta ma adesso il legale ha presentato appello e il giudice si pronuncerà il prossimo 2 luglio.

Per l'ex emigrato in Germania si tratta di una detenzione particolarmente difficile considerati i 77 anni di età e soprattutto il divieto di incontrare i familiari.

Solo da qualche settimana alla figlia è stato concesso di incontrare il padre che continua a ripetere la sua innocenza.

In realtà nella versione dell'uomo ci sono tante contraddizioni e questo è uno degli elementi che da subito aveva insospettito gli inquirenti.

Brigitte Pazdernik era scomparsa la sera del 10 ottobre 2018, quattro giorni dopo però il corpo senza vita era stato ritrovato in mare a Su Pallosu.

Perria ha sempre sostenuto di essere estraneo alla vicenda ma una serie di elementi raccontano una storia diversa.

Così si è arrivati all'arresto per un delitto che, secondo il gip, sarebbe maturato dopo l'ennesima lite, con Perria ossessionato dalla gelosia per un vecchio tradimento della moglie.

Il gip ha insistito sulla pericolosità dell'uomo che avrebbe anche potuto ripetere il reato verso le altre persone coinvolte nella vicenda da qui l'arresto.

Per la difesa però non ci sono gli estremi per una simile misura ed ecco la richiesta dei domiciliari.
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