Da territorio periferico a laboratorio urbano di sperimentazione, fucina di progetti e processi di innovazione sociale basati su nuove forme di creatività.

È l'idea su cui ruota la nuova iniziativa "Brutti, sporchi e cattivi?" che coinvolge il quartiere di San Donato, nella parte bassa del centro storico di Sassari, e che ha come epicentro l'istituto comprensivo che porta il nome di tutta l'area. Dopo essersi fatta testimone di nuove e innovative forme di accoglienza, integrazione e multiculturalità, la scuola di San Donato punta sulla cultura come molla per stimolare e diffondere la creatività.

Lo fa attraverso i finanziamenti che arrivano dal Ministero dei beni e delle attività culturali e dal programma nazionale "Scuola: spazio aperto alla cultura", di cui l'istituto è risultato unica scuola sarda beneficiaria.

E l'idea è quella di realizzare un film oltre ad aprire la scuola in orari extra scolastici per ospitare cultura e spettacoli, sperimentando i diversi linguaggi dell'arte attraverso la creazione e la fruizione di prodotti diversi.

Le iniziative in cantiere prevedono, in particolare: l'allestimento di uno spazio dell'edificio scolastico per ospitare la proiezione di film e attività per la produzione e la post-produzione video; l'organizzazione di un festival cinematografico; la produzione di un lungometraggio popolare pensato per dar voce agli abitanti del quartiere.

Il progetto di "Brutti, sporchi e cattivi?" sarà presentato domani, giovedì 5 ottobre, poi in novembre inizieranno le riprese del lungometraggio per cui si cercano giovani interessati ad un coinvolgimento nella realizzazione.

San Donato si trasforma quindi in un grande set a cielo aperto per raccontare, attraverso i suoi abitanti, vita, sogni, ambizioni e passioni di un territorio che vuole aprirsi e rinascere.

(Redazione Online/v.l.)
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