Il turismo in Sardegna cresce del 10% nel 2014. Le statistiche sui movimenti elaborate e diffuse dalla Regione fanno registrare incrementi rispetto all'anno precedente. Le presenze complessive nei primi 10 mesi del 2014 aumentano del 10,32%, gli arrivi crescono invece del 7,24%. Trainano soprattutto gli stranieri con +12,40% di presenze e +7,27 di arrivi. I turisti italiani, invece, si attestano a +8,64% di presenze e +7,21 di arrivi. Da gennaio a ottobre si tratta dunque di 11.815.829 presenze contro 10.710.604 dello stesso periodo del 2013 e di 2.301.783 arrivi sui 2.146.457 dello scorso anno. La permanenza media dei vacanzieri resta circa di 5 notti, in linea con il 2013, anche se si conferma la tendenza agli short-break, sia da parte dei turisti italiani sia degli stranieri, concentrati soprattutto nei periodi di spalla. Incrementi importanti in gennaio con +33% sul 2013, in aprile con +23%, in febbraio con +17% e agosto con +12%. Il nord Sardegna registra una crescita significativa dell'11,14% di presenze e del 18,25% di arrivi nella provincia di Sassari e +13,20% di presenze e +17,25% di arrivi in Gallura. A Cagliari le presenze crescono con la percentuale più elevata di tutta l'isola (+14,87%), mentre restano stabili gli arrivi. Gli italiani rappresentano la fetta più importante del flusso turistico isolano con 6.429.144 di presenze e 1.234.903 di arrivi. In testa si confermano i lombardi seguiti dai sardi, mentre la Germania, con 1.405.660 di presenze su 5.386.685 di stranieri, rappresenta il primo mercato turistico estero dell'Isola. "Il 2014 ha segnato un importante risultato per la Sardegna - dichiara l'assessore del Turismo Francesco Morandi - con l'aumento significativo del numero dei turisti italiani e stranieri che, in un contesto segnato da una profonda crisi internazionale, hanno riconosciuto il valore di un'Isola che si posiziona tra le mete più desiderate per le vacanze".
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