La Federazione amici della Bicicletta-Città ciclabile di Cagliari lancia un appello al sindaco Massimo Zedda, che in questi anni di governo ha tracciato diversi percorsi ciclabili in città, perchè unisca "la sua voce a quella degli amministratori di Milano, Torino, Reggio Emilia, Bologna e molti altri nel richiedere al governo di introdurre nel codice della strada norme utili a favorire la circolazione urbana e quotidiana delle biciclette, compreso il senso unico eccetto bici". Secondo l'associazione anche in Italia deve essere "consentito alle amministrazioni comunali di adottare soluzioni già ampiamente e positivamente sperimentate, superando ogni dubbio interpretativo e anacronistiche resistenze".

"Le esperienze e le rilevazioni statistiche di grandi e piccole città europee, ma anche di molte città italiane - argomentano gli appassionati della bici - attestano in realtà che l'introduzione del doppio senso ciclabile, praticato con la dovuta intelligenza tecnica, non comporta alcun aumento di incidentalità, spesso anzi si accompagna ad una sua riduzione, e favorisce l'incremento degli spostamenti in bicicletta". "La nostra associazione - si legge nella lettera indirizzata a Zedda - ha già avuto modo di evidenziare alla sua amministrazione l'utilità di praticare il controsenso ciclabile anche nella nostra città, attuabile di fatto anche a codice vigente con una visione tecnica-culturale meno supina e formalistica della tradizionale organizzazione del traffico. Ovviamente questo "modello" sarebbe applicabile solo ad alcune strade, prevalentemente i centri urbani, e dovrebbe accompagnarsi ad alcune condizioni e provvedimenti di calmieramento e sicurezza del traffico".
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