L'indicazione per Cornus si trova poco prima di arrivare a Santa Caterina di Pittinuri, al km 25, ma una volta svoltati ci si trova in una sorta di sito abbandonato. I resti (sarcofaghi, gradini di accesso al Tempio) sono avvolti dalla vegetazione. Perfino la strada per arrivare alla necropoli, tempio cristiano di epoca bizantina, è dissestata. Eppure si continua a parlare di un museo che accolga i reperti dell'area archeologica, gli amministratori comunali di Cuglieri ci credono.

Cornus era una cittadina importante sulle rotte lungo la costa occidentale, come confermano gli archeologi. E l'interesse suscitato negli studiosi dell'università di Berlino è un'ulteriore conferma: dal primo settembre torneranno a scavare in località Corchinas, dove sorgeva l'antica città. Ma oggi è solo un accumulo di pietre antiche, abbandonate e lasciate alla mercé di chiunque.

Nel reportage firmato da Patrizia Mocci, pubblicato su L'Unione Sarda oggi in edicola, tutti i dettagli su un sito che nonostante sia avvolto dalle erbacce richiama gli studiosi dell'Ateneo di Berlino.

"Benvenuti a Cornus, la Pompei sarda dimenticata da tutti", era invece il titolo del servizio di Videolina andato in onda a marzo.
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