Finti adolescenti, veri pedofili. La rete, venuta allo scoperto con l'inchiesta condotta dal pm di Cagliari Rita Cariello e dai militari della compagnia di Dolianova al comando del capitano Davide Colajanni, aveva solide basi anche nell'Isola. Due dei quattro indagati infatti sono sardi: si tratta di Giorgio Caredda, 66 anni di Senorbì e Mario Lucio Licheri, 58 anni di Bidonì. Prima la presentazione, poi le lusinghe e l'invito a spogliarsi. La ricompensa? Ricariche telefoniche da 10 o 20 euro, ma una volta che le adolescenti cadevano nella rete (tantissime le sarde, almeno 23) scattava il ricatto: o ci mandi altre foto o diffondiamo quelle che abbiamo sulla rete e tra i tuoi amici.

Tutti i particolari dell'indagine nata nel 2007 dopo le segnalazioni della mamme arrivate alla stazione dei carabinieri di Sant'Andrea Frius, nell'articolo di Massimo Ledda su L'Unione Sarda oggi in edicola.
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