A quanto filtra da ambienti politici, come riporta l'Ansa, nei giorni scorsi alcuni esponenti del Pd si sono recati in Procura, attraverso i propri avvocati, a fare istanza ex articolo 335 per sapere se ci sono procedimenti a proprio carico e tra questi, appunto, Matteo Richetti, assistito dall'avv. Gino Bottiglioni, che lo ha visionato e ha fatto richiesta di avere copia degli atti. Nessun commento né conferma arriva dalla Procura, per mezzo del procuratore aggiunto e portavoce Valter Giovannini.

RICHETTI - "L'unità è un valore che non va solo dichiarato, ma anche praticato". Così Richetti, prima che arrivasse la notizia delle indagini, aveva motivato su Facebook la decisione di ritirarsi dalle primarie. L'unità "per me, in politica, è un valore importante - scrive - così come lo è trovare un punto di sintesi, di lavoro insieme. Per questo non metterò in campo la mia candidatura. Decisione sofferta e meditata, ma credo sia nell'interesse dell'Emilia Romagna e del Pd. Ora non è il momento delle divisioni, il nostro Paese e la nostra regione non possono permetterselo". "Nel tempo in cui stiamo portando avanti riforme importanti per l'Italia - aggiunge - accolgo l'invito, arrivato da più parti, all'unità. Lo faccio perché non basta prendere applausi scroscianti dal nostro popolo, dai democratici, quando si fanno appelli alla coesione. Bisogna saperla realizzare. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno messo la loro faccia e la loro firma a mio sostegno, sapendo che non una goccia di questo sforzo andrà perduta".

BONACCINI - Anche Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del centro sinistra in Emilia-Romagna e segretario regionale autosospeso del Pd, è indagato nell'inchiesta per peculato della Procura di Bologna. Lo conferma il suo legale, avv. Vittorio Manes. Stefano Bonaccini non si ritira: '"Ho appreso poco fa - scrive in una nota - che la Procura sta svolgendo accertamenti anche sul mio conto e ho già comunicato, attraverso il mio legale Prof. Manes, di essere formalmente a disposizione per chiarire ogni eventuale addebito. Confido di poter dare al più presto ogni opportuno chiarimento".
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