A richiesta di informazioni sulla data di ritiro di un materasso da buttare, il proprietario di una villetta si è sentito rispondere dalla società addetta al ritiro: «Dicembre».

Accadeva pochi giorni fa. L'uomo, turista di Monza in vacanza, ha obiettato: «Parto tra pochi giorni. Che faccio?».

Accade a Torre delle Stelle, territorio di Maracalagonis. Episodio indicativo, ma nella grande località turistica del sud est dell'Isola (circa 1.250 abitazioni su tre promontori) pare accada di peggio. Strade poco curate, servizio di raccolta della spazzatura carente, pulizia delle spiagge insufficiente, rete idrica piena di falle, Tari elevata e bollette dell'acqua eccessive. Per tacere dell'isola ecologica prevista a ridosso dei campi sportivi (l'area più frequentata la sera) e i tanti furti nelle case, dovuti alla mancanza di servizio di guardiania e caserma dei carabinieri.

È quanto sostenuto da turisti e abitanti del villaggio, che ad agosto ormai concluso hanno rotto gli indugi e deciso di scrivere una “lettera aperta” al sindaco Mario Fadda. In due fogli che in calce portano i cognomi di diverse famiglie (Fadani, Mereu, Doro, Fiorelli, Mascia eccetera: la sottoscrizione è in corso), sono elencati i problemi dei quali l'amministrazione cittadina non si occuperebbe. «Giusta l'idea di assegnare un pezzo di mare ai Comuni in ombra», è scritto nella premessa, «ma poi non c'è motivazione a occuparsene. I territori sono lontani dai paesi» - una parte, ridotta, è sotto il controllo di Sinnai - «e diventa costoso gestirli, tra l'altro a fronte di soldi incassati (tasse) ma non di voti, perché da qui al Comune di Mara voti non ne arrivano».

Via Dei Pesci è chiusa da «giorni» per il cedimento di un costone «due settimane» fa. Gli automobilisti «per pochi metri di blocco impiegano 30 minuti per arrivare alle case» dalla parte opposta. Inoltre le lampadine di molti lampioni sono fulminate: «Cambiarle, ogni tanto? L'abbiamo segnalato più volte. Nessun intervento». Dopo le piogge estive «le strade sono in condizioni disastrose. Non si possono sistemare»? A questo si aggiunge la rottura delle tubature, con l'acqua che si è riversata sulla carreggiata peggiorando la situazione. «Uno spreco», tra l'altro, che sarebbe dovuto al nuovo sistema di pompaggio.

Nel 2016, spiega Gesualdo Gorini, da una vita nel villaggio, «Abbanoa ha preso in carico la rete idrica ma solo come gestore di fatto del Comune. Da allora la società rifiuta di fare contratti individuali. Il sindaco dovrebbe imporli. Oggi l'acqua costa 2,80 euro a metro cubo: viceversa, i non residenti pagherebbero 1,7 euro e i residenti 0,8 euro. Abbanoa per rifare la rete ha chiesto 4 milioni all'Egas, e l'amministrazione cittadina non interviene». Il ritiro della spazzatura sarebbe «grottesco», è spiegato nella lettera: plastica una volta alla settimana (se si parte in giorni di non raccolta si lascia tutto sulla via pubblica, avanzi di cibo compresi) e poi la «discutibile» decisione di realizzare l'isola ecologica «dentro l'unico parco giochi esistente». Il contenitore del secco «è stato distribuito a inizio estate», senza «alcun avviso permanente. Qualcuno è dovuto andare a Maracalagonis».. Sugli oggetti ingombranti quali «mobili, lavatrici, materassi» i tempi di ritiro sono lunghi: «Possibile restino mesi davanti a case che saranno chiuse, in gran parte, ad agosto?»

Per l'Imu «il Comune incassa 1,5 milioni di euro all'anno», sottolinea Gorini, «cioè il 30 per cento delle spese correnti del suo bilancio. Di Tari invece introita 450 mila euro, il 50 per cento del costo dell'appalto dei rifiuti». Come dire: alte spese, servizi pochi. Infine: la «prima» pulizia della spiaggia di Cannesisa, denunciano i proprietari, «è stata fatta a metà luglio, con casi di impetigine», un'infiammazione batterica, «riscontrati nei bambini». Le iniziative serali cominciate l'11 agosto sono state scoperte «il giorno prima», quando il calendario è «stato appeso davanti al bar»: circa 30 appuntamenti, «6 dei quali previsti a Torre». Gli altri, «a Mara».

Magari si potrebbe nominare «un commissario che una volta alla settimana giri per le strade e controlli». Troppi i furti recenti. «Le otto videocamere nel villaggio non bastano», insiste Gorini, «serve un servizio di guardiania. Uno staff del Comune, qualcuno che verifichi». E una guardia medica stabile: «Oggi è nell'ambulatorio comunale ed è a pagamento. Fino a tre anni fa era gratuita. Nel 2017 era stata ricavata in un furgone, con le persone in fila sotto il sole». Insomma, «sappiamo di essere elettoralmente poco interessanti, ma si tratta di 1.250 case che fruttano un po' di tasse», circa «1,3 milioni di euro». Quindi, «siamo sicuri che, avendo a cuore il suo territorio, potrà aiutarci».

Rilievi ritenuti ingiusti dall'Associazione Torre delle Stelle, che raggruppa un considerevole numero di abitanti secondo i quali col Comune «si è superata una paralisi quarantennale che ha prodotto un grave ritardo infrastrutturale». I vantaggi: «Pavimentazione di 1,2 chilometri di strade, rifacimento da parte di Abbanoa della fatiscente rete idrica, realizzazione di 8 videocamere di sorveglianza, l'avvio di appalti per illuminazione pubblica a led».

Andrea Manunza
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