Una fossa comune con i resti di una decina di italiani è stata rinvenuta a Castua, vicino a Fiume, in Croazia.

Si tratterebbe di connazionali istriani trucidati dall'Ozna, la polizia del futuro dittatore jugoslavo Tito alla fine della Seconda guerra mondiale.

E, precisamente, nel maggio 1945, in seguito a un rastrellamento.

Secondo quanto si è appreso, i resti apparterrebbero a 7-9 persone e, nonostante il tempo trascorso, non sarebbero del tutto consunti, rendendo ancora possibili le analisi per l'identificazione.

La scoperta è avvenuta dopo oltre 20 anni di indagini storiche e archeologiche, coordinate dalla Società di studi fiumani.

Parte dei resti ritrovati
Parte dei resti ritrovati
Parte dei resti ritrovati

Di quattro vittime si ipotizza già l'identità: si tratterebbe di Riccardo Gigante, senatore del Regno, fervente irredentista; del giornalista Nicola Mazzucco; dell'ufficiale della Guardia di Finanza Vito Butti; e del carabiniere Alberto Diana.

I quattro furono prelevati assieme ad altri civili nella primavera del '45 e la loro sorte è rimasta incerta per decenni.

Il ritrovamento di Castua potrebbe finalmente chiarire il loro destino, fornendo ulteriori dettagli a una delle pagine più buie della storia del Novecento italiano.

(Unioneonline/l.f.)
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