La raccolta degli abiti usati a Macomer riprenderà grazie alle disposizioni dell'azienda che gestuisce la raccolta differenziata dei rifiuti.

Una raccolta che, fino ad aprile, veniva eseguita dalla società Serdantess di Santa Giusta, attraverso appositi contenitori, distribuiti in tutto l'abitato.

Alla Serdantess era stata notificata l'interdizione prefettizia per sospetta infiltrazione mafiosa.

La misura era stata firmata dal prefetto di Oristano. Questo a fronte di una inchiesta avviata nel 2011 dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze nei confronti della casa madre (la Eurotess), che ha sede a Montemurlo (Prato).

Dietro alla vicenda ci sarebbe un traffico di abiti usati che, secondo l'accusa, non venivano sottoposti ai necessari trattamenti di igienizzazione prima di essere spediti in Campania.

Un giro di milioni di euro in violazione delle norme sulla gestione dei rifiuti speciali non pericolosi. Anche la Serdantess, ad aprile venne esclusa dall'elenco delle società ammesse ad avere rapporti di lavoro con le amministrazioni pubbliche, nella fornitura di beni e di servizi e nell'esecuzione dei lavori. In attesa dei chiarimenti relativi alla ripresa dello svolgimento del servizio anche a Macomer, sarà Ambiente Italia-Ciclat a raccogliere gli abiti usati attraverso la prenotazione al numero verde, il giovedì pomeriggio dopo le 15, a partire dal 19 luglio.

I cittadini possono rivolgersi anche all'Ecocentro durante gli orari di apertura.

Anche per quanto concerne il ritiro degli sfalci e ramaglie, a partire dal 21 luglio sarà effettuato il servizio porta a porta, ma solo il sabato.
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