Ha mangiato un fungo velenoso ed è rimasto intossicato.

Brutta disavventura per un paziente sassarese, arrivato al pronto soccorso del Santissima Annunziata con una brutta "sindrome gastroenterica".

Per offrirgli le cure più adeguate è intervenuto lo staff dell'Ispettorato Micologico ATS Sardegna, che ha analizzato il fungo ingerito.

Si tratterebbe, hanno stabilito le analisi, delChlorophyllum rachodes, simile al fungo, questo commestibile, noto come Mazza di Tamburo.

L'accaduto ha dato spunto alle autorità sanitarie per ricordare, "anche alla luce della primavera particolarmente piovosa che ha favorito una produzione fungina straordinaria", di procedere con cautela di fronte a funghi di provenienza non sicura.

"L'Ispettorato Micologico del Dipartimento di Prevenzione ATS Sardegn-Assl di Sassari - si legge in una nota - invita tutta la popolazione a sottoporre i funghi raccolti a controllo micologico prima del consumo".

"È altrettanto importante prestare particolare attenzione ad alcune categorie di persone che non devono eccedere nel loro consumo: i bambini molto piccoli e le persone anziane; le donne in gravidanza o in allattamento; le persone affette da intolleranze a particolari alimenti o con difficoltà digestive note", prosegue il comunicato.

"In caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi - la chiosa - occorre recarsi immediatamente al pronto soccorso o all'ospedale più vicino".

Viene anche ricordato che la Assl offre un servizio analisi presso i suoi laboratori.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata