Scomparso nel nulla dai primi di agosto, ora le indagini sono giunte a una svolta: si indaga per omicidio e c'è un sospettato.

Ibrahim Abdou Akl, detto Magdi, è un operaio egiziano di 60 anni che lavorava da 20 - era in Italia con regolare permesso di soggiorno - in un'azienda milanese per la rigenerazione delle cassette di legno.

E ad essere indagato per il presunto omicidio, stando a quanto riporta il Corriere, è il datore di lavoro di Magdi: l'uomo è stato convocato dai pm in qualità di indagato per l'ipotesi di omicidio volontario.

Gli inquirenti hanno passato al setaccio la vita del 60enne egiziano senza trovare nulla, neanche il cadavere. Tuttavia, ricostruendo quanto accaduto la sera della sparizione, si sono convinti che si tratti di omicidio.

Le sera della sparizione l'uomo era in fabbrica, alle 19.30 ha firmato un atto, poi è svanito senza lasciare tracce. In quel momento in azienda c'era solo il datore di lavoro, il cui cellulare è stato localizzato lì, poi spento e poi nuovamente localizzato a casa alle 22.

Così chi indaga è convinto: è successo qualcosa tra le 19.30 e le 22, e quel qualcosa ha a che fare con il datore di lavoro.

Ci sarebbe anche un valido movente. L'operaio infatti voleva tornare in patria, e chiedeva un Tfr di 100mila euro, mentre l'imprenditore lo stimava in 25mila circa. Una disputa che era diventata anche legale, i due avevano chiamato in causa i rispettivi avvocati per un tentativo di conciliazione.

(Unioneonline/L)
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