Ventiquattro ore dopo la grande paura a Senorbì e Guasila, i due paesi in cui si divide la vita del ventenne ricoverato per meningite al Santissima Trinità di Cagliari, è iniziata la corsa al vaccino.

In molti, infatti, hanno chiesto informazioni al Poliambulatorio di via Campioni per richiedere l'immunizzazione dal batterio.

Circa cento persone sono invece rientrate nel protocollo previsto dalle autorità sanitarie per evitare il contagio: quelle a più alto rischio sono state sottoposte alla profilassi antibiotica, mentre per chi ha avuto contatti sporadici con il giovane è stata disposta la sorveglianza sanitaria di dieci giorni, il tempo di incubazione medio del meningococco di tipo b durante il quale - qualora l'infezione fosse in corso - dovrebbero manifestarsi i primi sintomi.

Tra le persone sotto stretta osservazione, familiari, amici e colleghi di allenamento del ventenne: i proprietari della palestra frequentata settimanalmente dal ragazzo a Guasila sabato mattina hanno pubblicato un post su Facebook per avvertire tutti di quel che stava accadendo e avviare così i controlli necessari.

Intanto migliorano le condizioni del giovane che si trova ora nel reparto Infettivi dell'ospedale cagliaritano di Is Mirrionis.

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