È stata posata questa mattina a Isili la croce di legno donata dalla colonia e forgiata dalle mani di un detenuto, peraltro isilese.

La croce, alta più di quattro metri, dominerà così la piazza San Saturnino, accanto alla chiesa parrocchiale.

A sistemarla, questa mattina, l'agente Giuseppe Piras, con l'aiuto anche del Comune, ed è stato proprio lui a proporre agli ospiti del carcere di realizzare quest'opera. Idea accolta con entusiasmo e che ha portato alla creazione di un'altra croce, di un altare e dell'acquasantiera per la chiesa di San Sebastiano che si erge sull'omonimo isolotto.

Questi ultimi lavori però non possono ancora essere sistemati in attesa del benestare della sovrintendenza che attualmente non ha dato il permesso.

Presente inoltre il parroco Don Aldo Carcangiu che ha accolto con entusiasmo il dono, essendo lui anche cappellano della Casa di reclusione di Isili a stretto contatto con i detenuti, che affianca non solo spiritualmente.

"La croce accoglie tutte le sofferenze - ha commentato il sacerdote - per poi salvare".

Questo gesto sarà seguito dalla benedizione che verrà fatta domenica probabilmente dopo la messa alla presenza della comunità intera e soprattutto dei bambini.

Una croce simbolo anche dell'accoglienza e del continuo scambio che ormai c'è tra la realtà cittadina e quella della colonia.

La croce
La croce
La croce
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