Ha fatto una strage, uccidendo tutte le pecore del suo gregge.

Protagonista del gesto, avvenuto nelle campagne di Ploaghe, un allevatore di 62 anni, che poi si è dato alla fuga.

"Da quanto abbiamo ricostruito finora - spiega a L'Unione Sarda Giorgio Sini, capitano della Polizia locale del centro del Sassarese - attraverso alcuni sopralluoghi effettuati con maschere e attrezzature speciali, ha accoltellato a morte gli animali. Le carcasse, scoperte sette giorni dopo la mattanza, erano in avanzato stato di decomposizione, ma sono circa 135, più quattro pastori maremmani. Uno, invece, è riuscito a fuggire, e lo abbiamo ritrovato gravemente ferito".

Alla base del raptus, ci sarebbero i continui rifiuti ottenuti dall'allevatore nel conferimento del latte a una cooperativa: stanco di consegnarlo senza poi vederselo accettare, avrebbe deciso di eliminare le pecore.

I problemi, però, continua Sini, non sono sorti ora: "Da anni il servizio veterinario non riusciva a effettuare i controlli previsti dalla legge, anche per questo motivo non sappiamo esattamente da quanti animali fosse composto il gregge".

Le indagini proseguono, gli agenti sono sulle tracce dell'allevatore: "È una persona che può essere pericolosa".

Sabrina Schiesaro
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