Incinta di sette mesi ha avuto una emorragia e si è precipitata al San Marcellino per un taglio cesareo.

Nell'ospedale di Muravera però il reparto di ostetricia è chiuso da dieci anni.

Ecco che allora è stato predisposto il trasferimento in ambulanza in un ospedale di Cagliari, ma è stato tutto inutile.

Una mamma di 27 anni di un paese del Sarrabus ha perso il feto che portava in grembo.

Una vicenda riportata dal sito "Il Sarrabus" che ha scatenato una serie di polemiche sulla gestione della sanità e in particolare delle emergenze negli ospedali periferici come, appunto, il San Marcellino di Muravera.

LA PROTESTA - "Anche se non possiamo conoscere cosa sia accaduto esattamente - ha sottolineato Lidia Todde, leader del movimento Salviamo il San Marcellino - quello che si evince è che hanno chiuso un reparto eccellente promettendo un servizio ambulatoriale 24 ore al giorno. Promesse del tutto disattese".

Non ci sono, insomma, le figure preposte per affrontare le emergenze del territorio: "Un'ambulanza tra l'altro inadeguata - ha aggiunto Todde - non è appropriata per soccorrere una mamma che rischia la vita, ciò che manca è una programmazione sanitaria efficace che permetta al paziente di raggiungere in sicurezza il primo Hub di soccorso".

LA ASSL - L'azienda sanitaria ha fornito (con tanto di certificato del ginecologo) una versione differente, e cioè il feto sarebbe arrivato già morto al San Marcellino: "Quando la mamma è arrivata al centro donna - ha spiegato il direttore sanitario Sargio Marracini - il feto oramai non pulsava più. Erano le 19.30 e per fortuna a Muravera c'era ancora un ginecologo che ha potuto visitare la paziente. A quel punto è stato predisposto il trasferimento al Santissima Trinità per una questione di sicurezza nei confronti della mamma".

Inoltre "ho chiesto al ginecologo di seguire l'ambulanza con la sua auto privata sino a Cagliari, in modo da intervenire in caso di necessità".

Un eventuale taglio cesareo a Muravera, insomma, non avrebbe risolto nulla «anzi - ha concluso Marracini - se fosse stato necessario l'avremmo fatto, così come lo scorso anno di sabato sera abbiamo fatto nascere un bambino».

LE REAZIONI - Il sindaco di Muravera Marco Falchi, pur non intervenendo direttamente sulla vicenda della giovane mamma chiede la massima attenzione da parte della Regione nei confronti del Sarrabus: "Abbiamo bisogno - ha detto Falchi - di un ospedale in grado di gestire le urgenze, qualunque esse siano e a qualunque ora del giorno e della notte".

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