Il Centro trasfusionale del San Martino non è a rischio.

Lo assicurano il consigliere regionale del Pd Antonio Solinas e quello di Forza Italia Domenico Gallus, dopo le preoccupazioni espresse da 71 ragazzi talassemici preoccupati per la scelta dell’azienda di declassare il Centro trasfusionale del San Martino che dovrebbe passare da struttura complessa a struttura semplice.

"I servizi saranno garantiti", assicura Solinas che ha già chiesto garanzie all’assessorato alla Sanità e ai vertici dell’azienda per tutelare il servizio.

E intanto è polemica sulla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera, dopo le forti perplessità espresse nei giorni scorsi dal consigliere regionale dei Riformatori Attilio Dedoni, dal sindaco Andrea Lutzu e anche da alcuni sindacati.

"Nella proposta la Assl di Oristano viene rafforzata, con il riconoscimento del primo livello per l’ospedale San Martino, di ospedale di zona disagiata per Bosa e Centro di emergenza territoriale per Ghilarza", sostiene Solinas. Anche Galles, componente della commissione regionale alla Sanità insiste su una legge che colma un deficit nella rete ospedaliera oristanese: "Avremo reparti come oculistica e otorinolaringoiatria che finora non si erano mai avuti".
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