Minacce e frasi ingiuriose sul muro del cimitero gelano i festeggiamenti per il successo elettorale a Girasole. Non si sono ancora spenti gli entusiasmi per l'affermazione di domenica scorsa alle urne che il riconfermato sindaco Gianluca Congiu e due consiglieri eletti, Giovanni Enne e Chiara Stella Fanni, sono stati oggetto di minacce e frasi offensive comparse all'alba di ieri sul muraglione del camposanto e di un vicino sottopassaggio. Nelle scritte, che sono state subito cancellate con l'invio sul posto di operai, è stato indicato il nome del primo cittadino con accanto il disegno di una bara. Sull'episodio indagano i carabinieri della stazione di Tortolì al comando del maresciallo Marcello Cangelosi.

L'AVVISO - Agli amministratori comunali appena eletti hanno concesso solo il tempo di un brindisi. Neanche tanto lungo. Due giorni dopo le elezioni la comunità di Girasole si è risvegliata ieri mattina con l'ombra delle minacce a tre dei suoi dodici amministratori freschi di elezione e in attesa di investitura ufficiale. Nella notte fra martedì e ieri ignoti armati di spray nero hanno imbrattato il muro del cimitero, alla periferia ovest del paese. Sulla parete hanno disegnato una bara incorniciata sulla parte alta con la dicitura "sindaco". Pochi metri più avanti, sotto un ponticello, la mano anonima ha concesso il bis. Qui gli autori del gesto hanno preso di mira l'assessore uscente all'Urbanistica, Giovanni Enne, e Chiara Stella Fanni. Rispettivamente quinto e quarta più votati con 55 e 57 preferenze.

PRIMO CITTADINO - Gianluca Congiu non se lo aspettava. "Non capisco cosa possa aver innescato la vicenda. Sono dispiaciuto, non tanto per me ma soprattutto per i due consiglieri". Martedì il sindaco ha convocato per sabato l'assemblea di insediamento del nuovo Consiglio con l'annuncio dell'esecutivo. Lodovico Piras, vice sindaco uscente e in predicato di conservare l'incarico, non nasconde l'amarezza: "È un episodio sgradevole che macchia la serenità del paese, estraneo a questa cultura. L'azione dei balordi colpisce tutta la comunità e non solo i destinatari delle scritte ai quali siamo vicini".

I CONSIGLIERI - Le scritte di scherno l'hanno colta di sorpresa, ancor di più perché la sua prima attività amministrativa non è ancora iniziata ufficialmente. "Ho accolto l'invito alla candidatura da persone stimate, ci ho messo la faccia altri l'anonimato. Con queste scritte hanno ferito la dignità di tutte le donne". Per Giovanni Enne è "un episodio che si qualifica da solo, opera di qualcuno che conduce una vita triste e priva di significato. Girasole saprà isolare i vigliacchi".

Roberto Secci

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