Che i fatti di piazza San Carlo, a Torino, avvenuti la notte in cui la Juventus naufragava nella finale di Champions League, avrebbero prodotto un piccolo, grande terremoto nell'amministrazione della città era una cosa data quasi per scontata da molti commentatori politici. Meno lo era, invece, il modo in cui quelle scosse si sarebbero manifestate in seno alla giunta guidata dalla pentastellata Chiara Appendino.

Ieri, l'assessore all'Ambiente Stefania Giannuzzi ha pubblicato un tweet in cui, di fatto, annunciava le sue dimissioni, una notizia che però il primo cittadino non ha confermato per diverse ore, fino a che ha annunciato "una riorganizzazione della macchina comunale".

Riorganizzazione che passa ora dall'abbandono dell'assessorato della Giannuzzi che - dice Appendino - "resterà con noi con un ruolo tecnico". Perché, aggiunge, "è stata coraggiosa, ha allargato la differenziata, ha una grande capacità tecnica e la ringrazio molto". Insomma, "sono solo cambiate le condizioni", dice.

Stefania Giannuzzi
Stefania Giannuzzi
Stefania Giannuzzi

Quindi? Piazza San Carlo non c'entra nulla? "No, assolutamente", si affretta a dire la Appendino in un'intervista. Il rimpasto dunque ci sarà e riguarderà il cambio di deleghe in alcuni settori della macchina amministrativa, come quella sulle manifestazioni culturali, sulla sicurezza, le partecipate e grandi eventi.

E su Alberto Unia, indicato come successore di Stefania Giannuzzi, il sindaco sottolinea di non aver mai smesso di cercare il confronto e che "Alberto, per la persona che è e per il ruolo chiave di supporto politico che avrà, ci porterà nella seconda fase del nostro mandato con maggiore slancio".

(Redazione Online/m.c.)

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