Il paesaggio e la comunità di storie sono il filo conduttore per raccontare l'isola dell'Asinara e i monumenti che "abitano" il territorio di Porto Torres.

Saranno circa 850 gli studenti supportati da decine di volontari che sabato 27 e domenica 28 maggio faranno da ciceroni ai 29 siti di Monumenti aperti tra la città e l'isola parco. La manifestazione alla sua settima edizione in città esordisce tecon la Casa dei Fanalisti all'Asinara, oggi destinata all'Osservatorio del Mare. Dopo 4 anni sarà nuovamente visitabile anche la Casa del Parco, ex stazione sanitaria marittima di quarantena oggi centro di eventi. «Siamo alla settima edizione - ha detto l'assessore alla cultura, Alessandra Vetrano - e noi come comune abbiamo voluto dare importanza alla chiesa di Balai Vicino, divenuto monumento del cuore grazie alla campagna del Fai». Ad aprire le porte ai visitatori sarà anche il museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano, dell'adiacente area archeologica di Turris Libisonis, del Ponte Romano e delle necropoli di Tanca Borgona, del Nautico, di via Libio e di Su Crucifissu Mannu. Visitabili anche la Basilica romanica di San Gavino, la cripta e il complesso monumentale di Monte Agellu, le chiese di Balai vicino e lontano e di Cristo Risorto, il rifugio De Amicis e la Batteria antinave di Ponte Romano. Aperture previste, inoltre, nel Museo del Porto che ha ospitato la presentazione alla presenza del sindaco Sean Wheeler, l'assessora alla Cultura, Alessandra Vetrano, il vicepresidente dell'associazione Imago Mundi, Massimiliano Messina, e la referente della Soprintendenza Abap di Sassari e Nuoro, Gabriella Gasperetti. Per l'occasione verrà illustrata dagli studenti l'esposizione multimediale realizzata dalla Fondazione Andrea Parodi e dedicata al cantane turritano scomparso.
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