Da Oristano a Calabar, in Nigeria: è la sfida vinta da un'azienda sarda, la Management Environment Finance Srl (Mefin), una srl che si è aggiudicata un appalto di 40 milioni di euro per la gestione dei rifiuti urbani nello Stato di Cross River, a sud-est dello Stato dell'Africa occidentale, il più popolato del Continente nero.

Un'immagine scattata nel corso delle trattative per l'aggiudicazione dell'appalto firmato in Nigeria
Un'immagine scattata nel corso delle trattative per l'aggiudicazione dell'appalto firmato in Nigeria
Un'immagine scattata nel corso delle trattative per l'aggiudicazione dell'appalto firmato in Nigeria

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto per la raccolta e lo smaltimento, attraverso un sistema inventato e brevettato dalla stessa società, già attivo nella struttura della Coneco, zona industriale di Oristano.

L'attività in Nigeria consiste nella trasformazione di una parte dei rifiuti in energia per il funzionamento dell'impianto stesso, mentre l'eccedenza verrà eventualmente venduta.

"La notizia - spiega a L'Unione Sarda Piergiorgio Nonnis, oristanese, direttore generale della Mefin - l'abbiamo avuta pochi giorni fa; siamo già al lavoro in modo che siano rispettate tutte le scadenze contrattuali".

Calabar si trova nel sud-est della Nigeria
Calabar si trova nel sud-est della Nigeria
Calabar si trova nel sud-est della Nigeria

Cosa significa per un'azienda sarda vincere un appalto in Africa?

"Noi partecipiamo a moltissimi bandi internazionali, come a Daka e Dubai. Seguiamo gare in tutto il mondo, così come fanno anche altre aziende dell'Isola che si occupano anche di settori diversi: costruzione di strade, ospedali o altre infrastrutture".

Progetti in corso?

"Una trattativa in Ghana, siamo già a buon punto".

Un'immagine dell'impianto di Oristano
Un'immagine dell'impianto di Oristano
Un'immagine dell'impianto di Oristano

In Nigeria come siete arrivati?

"Ci ho vissuto per molti anni e ho instaurato molti rapporti con persone diverse, tra queste alcuni esponenti del governo locale, ministri e rappresentanti istituzionali di varie città. Quindi non è stato così difficile partecipare a un bando".

In cosa consiste l'appalto?

"Dovremo occuparci in un primo momento della raccolta, questo è il primo step, in particolare del materiale umido e secco, perché al momento a Calabar, 500mila abitanti, fanno solo una raccolta mista. Noi differenziamo tutto e grazie al nostro brevetto ricicliamo".

Avete i mezzi necessari?

"Intanto stiamo acquistando i camion e i cassonetti nuovi che porteremo lì via nave, poi costruiremo l'impianto e saremo operativi, a pieno regime, in quattro o cinque mesi".

Quanti dipendenti?

"Il direttore in Nigeria è sardo, la forza lavoro, circa 400 addetti, è tutta del posto".

A quanto ammonta l'appalto?

"A 40 milioni di euro. Il 15 giugno ci sarà la cerimonia per la firma del contratto, a Calabar, ed entro 10 giorni arriverà la lettera di credito bancario. Poi al lavoro".

Quanti rifiuti raccoglierete?

"Secondo le stime che abbiamo, saranno 500mila tonnellate all'anno".
© Riproduzione riservata