Dopo le ultime rivelazioni contenute in un memorandum dell'ex direttore dell'Fbi James Comey, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo i più autorevoli opinionisti Usa, rischia seriamente l'impeachment.

Ma cosa è il Russiagate e quali sono le tappe che, a poco a poco, hanno portato a questo scandalo che rischia di costare la Casa Bianca a Trump dopo pochi mesi di presidenza?

Le tappe del caso illustrate in 7 punti.

1) Il 20 marzo il direttore dell'Fbi, sentito dalla commissione Intelligence della Camera, conferma che il Bureau "sta indagando sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali 2016 e su qualsiasi possibile legame con la campagna elettorale di Trump".

2) Nel mirino dell'inchiesta ci sono in particolare le "relazioni pericolose" tra gli uomini di Trump e Mosca, che avrebbero coinvolto almeno quattro fedelissimi del presidente. Si tratta di Paul Manafort, presidente della campagna elettorale del tycoon, Carter Page, suo consigliere per la politica estera, Michael Flynn, consigliere per la sicurezza nazionale (poi costretto alle dimissioni proprio per i frequenti incontri avuti con esponenti del Cremlino), e Jeff Sessions, ministro della Giustizia.

3) Il 10 maggio il direttore dell'Fbi viene silurato da Trump: "Non lavorava bene", è la motivazione data dal presidente. Secondo molti giornali Usa il vero motivo del licenziamento sono le indagini sul Russiagate.

4) Passano 5 giorni e scoppia il nuovo scandalo: Trump, dopo altre rivelazioni del Washington Post, ammette di aver passato al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov informazioni riservate, classificate come "top secret" dall'intelligence Usa. "Era un mio diritto". La rivelazione scatena le reazioni dei Paesi alleati: Trump avrebbe infatti condiviso dati avuti dall'intelligence israeliana a un Paese alleato dell'Iran, primo nemico di Tel Aviv.

5) L'ultimo scandalo: James Comey si vendica per il licenziamento e lascia trapelare i contenuti di un memorandum scritto dopo un colloquio nello Studio Ovale con Trump, in cui il presidente gli avrebbe chiesto di lasciar perdere le indagini e risparmiare il suo consigliere Michael Flynn. La Casa Bianca smentisce.

6) Nel caso entra anche la Russia, con Vladimir Putin che dichiara, nel corso di un incontro con il premier italiano Paolo Gentiloni: "Se Washington è d'accordo, siamo pronti a fornire al Senato Usa la registrazione del colloquio Trump-Lavrov".

LA FRASE DI PUTIN - VIDEO:

7) Per molti l'ultimo scandalo, quello del memorandum di Comey svelato oggi, potrebbe portare all'impeachment del presidente Usa. Secondo gli editorialisti di Washington Post e New York Times infatti si potrebbe configurare l'accusa di "ostacolo alla giustizia", che porterebbe dritto alla messa in stato d'accusa di Trump da parte del Congresso o del Senato. L'impeachment potrebbe poi portare alla rimozione del presidente dalla sua carica o all'interdizione dai pubblici uffici. Nel '900 due volte un presidente è stato messo sotto accusa: Richard Nixon, che - nel 1972 - per il Watergate si è dimise prima della formalizzazione delle accuse, e Bill Clinton, che, chiamato nel 1999 alla sbarra per aver mentito sui suoi rapporti con Monica Lewinsky, fu salvato dal Congresso.

Davide Lombardi

© Riproduzione riservata