La Corea del Nord ha confermato di aver effettuato "con successo" l'ennesimo test missilistico.

Confermata anche la distanza coperta dal razzo: 787 chilometri.

Per Pyongyang si è trattata di una "verifica delle specificità tattiche e tecnologiche del nuovo missile, capace di trasportare grosse testate nucleari".

Diffusa anche una dichiarazione del dittatore Kim Jong-un.

Secondo cui gli Stati Uniti "non dovrebbero ignorare o sottovalutare il fatto che il suo territorio e le sue operazioni nella regione del Pacifico sono nel range di un attacco".

Kim avrebbe inoltre ordinato ai suoi scienziati di continuare a sviluppare mezzi più precisi e diversi e armi nucleari avvertendo Washington che, se sta "cercando di provocare", non sfuggirà al "peggior disastro della storia".

PUTIN SU PYONGYANG - E sulla questione nordcoreana è intervenuto anche il presidente russo Vladimir Putin, che ieri - in occasione di un altro lancio di un missile balistico - era stato chiamato in causa da Donald Trump (il presidente Usa aveva detto a proposito che il Cremlino "non sarebbe stato contento" della nuova mossa di Pyongyang).

E oggi il capo del Cremlino ha affermato a margine del vertice sulla nuova Via della Seta che si sta svolgendo a Pechino: "Dobbiamo tornare a dialogare con la Corea del Nord, smettere di minacciare Pyongyang e trovare la strada per risolvere il problema pacificamente". Putin è però "contrario in modo categorico all'espansione dei programmi nucleari in Corea", che sono "dannosi e pericolosi". In ogni caso - ha aggiunto - "l'escalation di questo conflitto non porta a nulla di buono".

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