Il presidente Usa Donald Trump ha firmato la seconda versione del "travel ban": a riferirlo la Casa Bianca, che ha specificato che il nuovo decreto entrerà in vigore il 16 marzo.

La prima versione del provvedimento, che prevedeva il divieto d'ingresso negli States per i cittadini provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana, risale al 27 gennaio scorso ed è stata bloccata dai tribunali.

La seconda versione esclude un Paese, l'Iraq: resta dunque il divieto di ingresso di 90 giorni per chi proviene da Iran, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.

Il nuovo divieto, inoltre, è decisamente più "soft" del primo, cosa che con tutta probabilità scongiurerà il caos agli aeroporti creato dal primo "travel ban".

Non riguarderà infatti le persone già in possesso di un visto e di una green card, ossia un'autorizzazione rilasciata dalle autorità federali che consente a uno straniero di risiedere sul suolo statunitense per un periodo di tempo illimitato.

Esprime "grande soddisfazione" il ministro degli Esteri iracheno. In una nota il portavoce del ministro Ahmad Jamal parla di "un passo importante che rafforza l'alleanza strategica tra Baghdad e Washington in molti settori e soprattutto nella lotta al terrorismo".

SCONTRO TRUMP-FBI - Intanto, tengono ancora banco le esternazioni al veleno lanciate settimana scorsa da Trump nei confronti di Barack Obama.

Su Twitter il magnate aveva accusato il suo predecessore di avergli fatto indebitamente mettere sotto controllo i telefoni durante la scorsa campagna elettorale, dandogli anche del "cattivo" e del "malato".

Dopo le parole di fuoco, Obama e il suo entourage hanno negato tutto e così il direttore dell'Fbi, James Comey, che ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di intervenire, in quanto le dichiarazioni di Trump lascerebbero neanche troppo velatamente intendere un comportamento scorretto e illegale da parte del bureau per soddisfare la presunta richiesta dell'ex presidente.

Un contrasto, quello tra il capo della polizia federale e la Casa Bianca che, sottolineano i media Usa, non trova precedenti nella storia Usa.
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