Dopo il primo arresto di ieri, altre due persone sono state fermate dalla polizia malese perché sospettate di essere coinvolte nell'omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro maggiore del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, morto lunedì in Malesia.

Si tratta di Sti Aishah, una 25enne con passaporto indonesiano, e il suo fidanzato, Abdul Samah Mat, 26enne di origini malesi, finito in manette nella città di Ampang.

La prima donna tratta in arresto era invece la 28enne vietnamita Doan Thi Huong.

Entrambe erano state identificate grazie alle telecamere di sicurezza dell'aeroporto di Kuala Lumpur, dove Kim si trovava per imbarcarsi su un volo diretto a Macao.

Secondo una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe stato aggredito alle spalle da due donne che gli avrebbero afferrato il volto e versato del liquido velenoso addosso.

La polizia malese ha reso noto che l'autopsia effettuata ieri pomeriggio sul corpo della vittima non ha dato alcuna informazione sulle possibili cause del decesso.

Ieri alcuni media asiatici avevano diffuso la notizia della morte delle due sospette assassine.

Intanto, fonti investigative sudcoreane hanno comunicato che Kim senior sarebbe stato avvelenato con gas nervino di tipo VX, capace di causare la morte anche solo tramite un contatto con la pelle, paralizzando il sistema nervoso centrale.

L'OMICIDIO DI KIM JONG-NAM - VIDEO:

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