Scaduto l'ultimatum che gli imponeva di lasciare il potere, il presidente del Gambia Yahya Jammeh ha annunciato che non intende abbandonare il suo incarico, e in queste ore si rincorrono i faccia a faccia tra i leader africani a Dakar per trovare una soluzione alla crisi.

Nella notte le forze del Senegal avevano fatto sapere di essere pronte a entrare in Gambia a mezzanotte ora locale Jammeh si fosse rifiutato di rispettare l'ultimatum imposto dopo la sua sconfitta alle elezioni del 1° dicembre contro il leader dell'opposizione Adama Barrow, nonostante avesse lamentato presunte irregolarità nel voto.

Il suo mandato è scaduto appunto a mezzanotte, l'una di notte in Italia. Il 3 dicembre la commissione elettorale gambiana aveva dichiarato la vittoria di Barrow, un risultato che avrebbe dovuto chiudere l’epoca di un regime cominciato nel 1994, quando Jammeh aveva conquistato il potere con un colpo di stato.

Il leader dell’opposizione ha ottenuto il 45,5 per cento dei voti, contro il 36,6 per cento del presidente uscente.

Quest'ultimo però non ha riconosciuto il risultato chiedendo nuove elezioni. La commissione elettorale ha confermato la vittoria di Barrow, ma il 13 dicembre le forze di sicurezza del Gambia hanno occupato la sede della commissione elettorale su ordine di Jammeh.
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