C'è il nome di una donna italiana tra le persone il cui corpo è stato ibernato in uno dei Paesi che consentono questa pratica.

Si chiama Cecilia Iubei e il suo cadavere viene conservato a una temperatura di 196 gradi sottozero in Russia.

La storia di Cecilia, raccontata dai parenti in un blog a carattere scientifico, parla di lei, nata nel 1930 a Capranica (Viterbo) e vissuta in piena salute fino all'ictus che la colpisce nel 2006; in seguito accusa altri problemi che la porteranno a rimanere quasi sempre a letto.

All'inizio di quest'anno viene ricoverata a Viterbo, poi a Siena, dove muore il 14 marzo.

I familiari hanno deciso di contattare varie società che si occupano di crioterapia fino a trovare quella in grado di soddisfare le loro esigenze, e che ha sede in Russia, nell'attesa, spiega la nuora di Cecilia, "che la scienza medica ci permetta di riportarla nuovamente in vita".
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