Prime ammissioni, anche se molto parziali, da parte del candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump in merito alle accuse di non aver pagato le tasse per 18 anni: nel corso di un comizio a Pueblo, in Colorado, ha ammesso di essere "un gran beneficiario" delle "ingiuste" leggi fiscali statunitensi.

In seconda battuta, però, ha promesso che, se vincerà le elezioni presidenziali (l'8 novembre), cambierà le regole.

"Conosco il complesso sistema (fiscale, ndr) meglio di ogni altro - ha detto - e per questo posso aggiustarlo meglio di ogni altro e questo è ciò che mi impegno a fare", e ha aggiunto: "Come uomo d'affari e come promotore immobiliare ho usato legalmente le leggi fiscali a vantaggio mio, della mia impresa, dei miei investitori e dei miei impiegati".

Secondo gli ultimi sondaggi, la sua rivale Hillary Clinton è in vantaggio di 5 punti percentuali nelle preferenze degli elettori americani.
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