Nel giugno 2014 aveva lasciato chiuso per ore in auto il figlio di 22 mesi e il piccolo era morto a causa del caldo.

Per la difesa si è trattato di un "incidente", di una tragica "dimenticanza".

I procuratori che sostengono l'accusa, invece, non hanno dubbi: Justin Ross Harris ha agito deliberatamente.

Desiderava che il bimbo morisse, per mandare in crisi il suo matrimonio.

La relazione con la moglie, infatti, lo rendeva "infelice" e gli impediva di frequentare altre donne.

Dopo due anni è Harris è finito alla sbarra, in Georgia, Stati Uniti, teatro della tragedia.

Toccherà ora alla giuria emettere il verdetto, mettendo la parola fine a un dramma che ha choccato l'opinione pubblica statunitense.

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