E' sempre più emergenza nel Sulcis. Dopo l'annuncio dello smantellamento della fabbrica dell'Alcoa, la mancanza di risposte sul riavvio dello stabilimento dell'Eurallumina e il pericolo del fermo entro l'anno dell'attività della Portovesme srl se non arriveranno subito le autorizzazioni regionali per l'ampliamento della discarica di Genna Luas, oggi c'è stata una nuova protesta.

Un gruppo di ex operai Alcoa si è diretto davanti all'ingresso della Portovesme srl, con uno striscione molto eloquente :"Glencore e Governo decidete".

Il riferimento è all'annosa trattativa con la multinazionale svizzera per la cessione della fabbrica di alluminio.

Da un mese circa, dopo aver raggiunto una tariffa da 25 euro a megawattora, il ministro Carlo Calenda ha dato un ultimatum a Glencore per la decisione definitiva.

Ma il silenzio delle ultime settimane non fa sperare nulla di buono: la Glencore vorrebbe garanzie per le tariffe decennali, il Governo ritiene la richiesta impossibile.

E nel frattempo la risposta degli svizzeri non è arrivata. Così questa mattina gli ex Alcoa si sono presentati davanti alla fabbrica della Glencore.

"Un'iniziativa che non è in nessun modo contro i lavoratori - dicono gli ex operai Alcoa - con cui anzi siamo solidali per i problemi che si trovano ad affrontare. Ma il nostro è stato un modo per sollecitare la decisione ".
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