Duemilacinquecento piantine di vite distrutte, spezzate senza appello per impedire che il vigneto di Is Piscinnas a Nuraxi Figus, Gonnesa, possa produrre ancora. Per completare lo sfegio anche i cavi che sostenevano l'impianto sono stati tagliati.

È la scena desolante che si è ritrovato davanti Italo Peterle, 65 anni, imprenditore enoturistico di Nuraxi, titolare dell'azienda agricola Villa Nuragica Sardegna.

«Non ho idea di chi possa essere stato, di sicuro è un gesto dettato dall'invidia, non mi so dare altre spiegazioni – dice -. Ho altri vigneti, quindi la produzione del nostro vino continuerà ma ovviamente la mancanza di 2.500 piante inciderà. Il danno è di diverse migliaia di euro. Puntare su certe iniziative può creare invidia, ma sono convinto che i farabutti sono in netta minoranza rispetto alle persone per bene. Questo gesto non mi farà gettare la spugna: è un motivo in più per continuare».

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