Cinque persone sono state arrestate e poi rilasciate dopo alcune ore di interrogatori in relazione all'esplosione avvenuta stanotte all'Istituto nazionale di Criminologia a Bruxelles, nel sobborgo di Neder-Over-Heembeek.

A provocare la deflagrazione non è stata un'autobomba, come si era pensato inizialmente, ma un rogo che sarebbe stato appiccato intenzionalmente.

È stata inoltre confermata l'assenza di feriti; al momento della deflagrazione, avvenuta alle 2.30 del mattino, non c'erano persone all'interno della struttura.

La Procura si è per ora limitata a riferire che l'incidente è di "origine criminale".

Su Twitter il ministro della Giustizia Koen Geens ha affermato che "in questa fase non si può trarre alcuna conclusione".

La dinamica di quanto è accaduto non è ancora chiara del tutto. Secondo alcune ricostruzioni diffuse dalla stampa belga, un veicolo avrebbe sfondato il perimetro di sicurezza all'ingresso dell'Istituto, sulla Causeway Vilvoorde, e "uno o più individui" avrebbero fatto esplodere un ordigno.

Gli inquirenti non hanno però voluto confermare o smentire questa ipotesi.

Una trentina di vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo dell'incidente a partire dalle 3 per domare le fiamme.

"L'esplosione è stata molto violenta", ha detto il portavoce dei pompieri, Pierre Meys, riferendo che i vetri delle finestre dell'istituto sono stati disseminati per "diverse decine di metri".

Il danno alla struttura, ha spiegato, è "significativo".

Neder-Over-Heembeek è lo stesso sobborgo di Bruxelles nel quale viveva Bilal Hadfi, l'attentatore che si è fatto esplodere all'esterno dello Stade de France durante gli attacchi terroristici di novembre a Parigi.

© Riproduzione riservata