Sono stati recuperati i corpi di due dei tre sub intrappolati da venerdì mattina in un cunicolo delle grotte di Punta Iacco a Palinuro in provicia di Salerno. Al termine del secondo recupero però uno dei soccorritori delle squadre dei vigili del fuoco si è sentito male per problemi con la decompressione ed è stato portato all'ospedale di San Leonardo in camera iperbarica.

Dai vigili del fuoco spiegano che "si sta lavorando al limite" e che ora il collega si sta riprendendo.

Il primo corpo ad essere stato repuperato questa mattina a 50 metri di profondità è stato quello di Mauro Cammardella, titolare del diving. La salma è stata trasportata da un pattugliatore della Guardia costiera al porto di Casal Velino, più a nord rispetto a Palinuro, e successivamente all'obitorio dell'ospedale S. Luca di Vallo della Lucania. Sarà il medico legale Adamo Maiese ad effettuare l'autopsia disposta dal sostituto procuratore Vincenzo Palumbo.

Gli speleosub dei vigili del fuoco hanno poi proseguito le operazioni per recuperare i corpi degli altri due sub, quelli di Mauro Tancredi e Silvio Anzola. Nel pomeriggio è stato portato a termine il recupero del secondo corpo, quello di Mauro Tancredi mentre il terzo ancora non è stato portato in superfice.

VISIBILITA' SCARSA - L'immersione, avevano sottolineato fonti dei vigili del fuoco in mattinata, deve essere "organizzata al millimetro" per non mettere in pericolo anche gli speleosub.

La visibilità è scarsa e la presenza di sabbia sul fondale, che se mossa compromette ancora di più la trasparenza dell'acqua, rende difficili le operazioni, anche perché l'aria a disposizione - a quella profondità - non è molta.Ieri la speranza di trovare i tre ancora in vita era rimasta per ore legata alla presenza di una bolla d'aria nella grotta nella quale erano bloccati, ma ogni speranza con il trascorrere del tempo è andata affievolendosi.
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