Colpevole di sovversione dello Stato. Dopo un processo-lampo, durato appena un giorno, è stato condannato a 4 anni (con detenzione sospesa) l'attivista per i diritti umani in Cina, Zhai Yanmin.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa governativa Xinhua è stato accusato di cospirare con altri avvocati e di "provocare l’odio del popolo verso il governo".

L'attività di Yanmin risale al 1989, quando da studente ha preso parte alle proteste di piazza Tienanmen.

Non potrà incontrare altri attivisti o parlare con qualsiasi organo di stampa, e se contravverrà a queste disposizioni verrà incarcerato.

Zhai era stato arrestato lo scorso anno in un'operazione che aveva fatto scattare le manette per oltre 300 tra avvocati e attivisti per i diritti umani in Cina.
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