C'è un accordo per dare ossigeno al Consorzio Industriale, che versa in una profonda crisi di liquidità.

A firmare l'intesa è Ottana Energia e Biopower.

La centrale elettrica di Ottana Energia, ferma ormai dall'inizio dell'anno, corrisponderà al Consorzio circa 200 mila euro, ai quali si aggiungono altri 60 mila euro da parte di Biopower.

Con quest'accordo, Ottana Energia vuole dare un segnale di responsabilità e disponibilità nei confronti dell'ente consortile e dei lavoratori.

Un accordo però che potrebbe essere inutile se a settembre non ci fossero gli sviluppi attesi sul fronte dell’energia.

“L'effetto domino - è scritto in un comunicato di Confindustria - finirebbe inevitabilmente per travolgere l’intero sito industriale. Se a settembre la centrale elettrica di Ottana Energia non dovesse ripartire, è evidente che aziende con impianti fermi non sarebbero nelle condizioni di corrispondere ulteriori risorse. Per questo è fondamentale che la centrale elettrica di Ottana Energia sia messa nelle condizioni di riprendere la produzione. Al tempo stesso, è indispensabile che il Consorzio industriale, così come sta già facendo, continui a individuare soluzioni e progetti che possano garantire risorse alternative”.

In questa direzione va il progetto presentato dal Consorzio per il trattamento di rifiuti reflui, ma ancora fermo in attesa delle autorizzazioni. Il comunicato di Confindustria conclude così:“Auspichiamo che gli enti preposti accelerino le procedure autorizzative e diano al più presto l’ok all’avvio”.
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