Un convegno per approfondire il significato e i valori di una festa che è ormai giunta alla 417esima edizione.

La celebrazione di San Giovanni Battista sarà infatti raccontata e analizzata in occasione dell'appuntamento organizzato dall'amministrazione comunale di Quartu, in collaborazione con il Comitato e l'obriere.

Per l'occasione si è scelta una location molto vicina ai temi trattati. Il convegno si terrà infatti domani 28 luglio, alle 18, al Parco Parodi, che ospita la chiesetta di Sant'Andrea, dove ogni anno si rinnova il culto e dove arriva la tradizionale processione con trakas, calessi e gruppi folk al seguito.

'La festa di San Giovanni tra fede e tradizioni secolari' è il titolo scelto per il convegno, nel quale interverranno diversi esponenti di spicco della cultura sarda, esperti di tradizioni popolari, che seguiranno i saluti di apertura, riservati al Sindaco Stefano Delunas, all'Assessore a Cultura, Tradizioni Popolari, Lingua Sarda e Beni Culturali Lucia Baire e all'obriere della Società di San Giovanni Battista Gianfranco Denotti.

Interverranno al convegno Carlo Pillai, Susanna Paulis e Marco Lutzu.

Il convegno sarà moderato dal Ottavio Nieddu.

Nel corso dell'incontro sono inoltre previsti diversi intermezzi musicali, con Roberto Corona alle Launeddas, mentre Paola Dentoni e Rita Farci si esibiranno con i mutetus a trallalera.

"Abbiamo voluto fortemente questo convegno per approfondire le tematiche della Festa di San Giovanni e far conoscere queste tradizioni anche ai più giovani - spiega l'Assessore Lucia Baire -. È uno splendido connubio di fede e folklore. La partecipazione emotiva di questa comunità fa di questa festa una massima espressione di religiosità popolare".

"Oggi ancor più di ieri, con la costituzione della città metropolitana, non dobbiamo perdere di vista il nostro passato e le nostre tradizioni - ricorda il Sindaco Stefano Delunas -. Questo rito conferma l'indeterminabile valore del nostro patrimonio culturale, che nel caso specifico della Festa di San Giovanni ha permesso di tramandare l'antico rituale per secoli. È uno straordinario esempio di fierezza, fede e orgoglio sardo".
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