L'accusa più pesante, quella di aver messo in piedi una vera e propria banda che gestiva il traffico di droga in tutta Assemini e anche oltre, non è stata riconosciuta.

Così, escluso il reato di associazione a delinquere, è tramontato anche il rischio di venire condannati a pene durissime.

Si è concluso con quindici condanne e due patteggiamenti il processo nato dall'operazione “Ghost” condotta dal Nucleo operativo dei carabinieri di via Nuoro e coordinata dal pm Rossana Allieri.

Stando alla decisione del gup, è stata accolta la tesi difensiva secondo cui si trattava di persone che facevano uso di hascisc e che rivendevano modeste quantità di stupefacente nella loro cerchia di amici: fatto di lieve entità.
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