Doina Matei, la donna romena che nel 2007 uccise con un colpo di ombrello a un occhio Vanessa Russo, durante un litigio nella metro di Roma, potrebbe riottenere la libertà vigilata.

Una concessione che le era stata accordata nelle scorse settimane e che poi le era stata tolta a causa di alcune foto pubblicate sul suo profilo Facebook, che la ritraevano sorridente al mare.

Immagini che avevano innescato un putiferio mediatico.

Oggi, però, il Pg, a nome dell'accusa, ha dato il suo nullaosta al Tribunale di Sorveglianza di Venezia (Doina è reclusa nel carcere della Giudecca) alla revoca della sospensione.

Secondo il magistrato, infatti, le foto postate su Facebook non costituirebbero un "vulnus" alla rieducazione della donna.

Dal canto proprio, Doina - attraverso il suo avvocato - ha spiegato di aver aperto il profilo "solo per poter contattare i miei figli".

"Non sapevo di non poterlo fare - ha aggiunto - e non volevo urtare la sensibilità di nessuno".

La donna, inoltre, ha assicurato che, qualora dovesse riottenere l'ok a uscire dal carcere per andare a lavorare, non userà più i social network.
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