"Accordo con la Turchia adottato". Il primo ad annunciarlo dal vertice di Bruxelles, dove da ieri i leader europei lavorano a un'intesa sull'emergenza migranti, è stato il premier finlandese Juha Sipila, dal suo account Twitter.

Intesa poi confermata dal primo ministro turco Ahmet Davutoglu.

I punti chiave dell'accordo:

1) Secondo la bozza approvata oggi, tutti i migranti che arriveranno illegalmente in Grecia dalla Turchia a partire dal 4 aprile, verranno rimpatriati, e i costi saranno a carico dell'Europa.

2) È previsto un tetto di 72mila reinsediamenti di siriani nell'Ue, in ragione di un meccanismo "uno a uno", che prevede un reinsediato per ogni siriano riaccolto da Ankara: se il numero dei migranti rimandati in Turchia o reinsediati nei Paesi europei supera quella soglia, l'accordo decade.

3) La Turchia è poi riuscita a chiudere per un'accelerazione al versamento dei primi 3 miliardi di aiuti europei: l'Europa però non si impegna a pagare altri 3 miliardi oltre a quelli già stanziati, fondi sbloccherà in seguito se gli accordi verranno rispettati.

4) Ankara ha convinto i leader Ue ad aprire un negoziato riguardante i fondi per l'adesione della Turchia all'Unione Europea, una questione - ha detto Davutoglu - "importante per tutte le questioni di carattere internazionale" che riguardano il suo Paese e l'Europa.

5) L'Unione europea dovrà impegnarsi in prima linea in un piano a lungo termine di reinsediamento dei migranti.

Il rimpatrio dei profughi in Turchia che fa parte della bozza di accordo è una misura "temporanea e straordinaria" per interrompere gli affari degli scafisti e le morti dei profughi nel mar Egeo.

6) Inoltre, l'Ue assicura che non ci saranno espulsioni collettive, ma che si valuterà caso per caso.
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