Dopo l'attacco che ieri ha devastato un ospedale di Medici senza frontiere a Marat Al Numan, in Siria, nella provincia di Idlib, causando la morte di almeno nove persone, e gli altri sanguinosi raid contro edifici civili, il neo ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault ha apertamente attaccato la Russia, condannando i bombardamenti in appoggio al regime di Assad, definendoli "inaccettabili".

Non solo, secondo Ayrault, i raid di Mosca "potrebbero costituire crimini di guerra". E anche l'Onu ha duramente condannato i bombardamenti contro la popolazione.

L'IRRITAZIONE DI MOSCA - La risposta del Cremlino non si è fatta attendere: la Russia ha respinto con forza le accuse avanzate, oltre che dalla Francia, anche dalla Turchia.

"Categoricamente, non accettiamo tali dichiarazioni, tanto più che quelli che le fanno non sono in alcun modo in grado di provare le loro accuse infondate", ha dichiarato il portavoce Dmitri Peskov.

Nella sola giornata di ieri, circa 50 persone sono rimaste uccise in una serie di attacchi missilistici: un'altra strage è avvenuta ad Azaz, città siriana al confine con la Turchia, dove sono morti almeno 14 civili quando sette missili hanno colpito un altro ospedale e una scuola.

"INTERVENTO DI TERRA" - Nel frattempo, mentre l'inviato speciale Onu in Siria, Staffan de Mistura, ha incontrato a Damasco il ministro degli Esteri siriano, Walid al Mualem, per tentare di dare nuova linfa ai negoziati di pace, il governo turco chiede con voce agli alleati di preparare un intervento di terra in territorio siriano.

"Chiediamo ai nostri partener di coalizione di riflettere sul fatto che è necessaria un'operazione di terra in Siria" hanno dichiarato fonti dell'esecutivo di Ankara. Aggiungendo che "è impossibile ormai porre fine al conflitto" senza inviare truppe, ma precisando "nella situazione attuale la Turchia non ha alcuna intenzione di agire in modo unilaterale" ma discuterà dell'opzione con gli alleati, tra cui gli Stati Uniti.
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