Un malore, alla fine di una partitella di calcio nel campetto di Trinitapoli, in provincia di Barletta, e al rientro negli spogliatoi un ragazzino di 13 anni è morto davanti ai suoi compagni di squadra.

È successo ieri, nel tardo pomeriggio. Quando il ragazzo si è accasciato a terra, gli amici hanno cercato di soccorrerlo, ma non c'era alcun adulto ad aiutarli.

E, soprattutto, nella struttura di proprietà del comune ma gestita da un privato non c'era un defibrillatore che avrebbe potuto salvargli la vita.

Alla fine, qualcuno è arrivato, ha avvisato i genitori che lo stavano aspettando fuori dagli spogliatoi e hanno chiamato i soccorsi.

Che sono arrivati - secondo il racconto di uno zio del ragazzo - circa mezz'ora più tardi.

A bordo dell'ambulanza però non ci sarebbero stati né medico né - nemmeno qui - un defibrillatore.

Il giovane calciatore è stato trasportato prima all'ospedale di Barletta e poi a quello di Andria, dove è morto.

Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri e la Procura della repubblica di Trani ha aperto una inchiesta.
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