L’anno scorso, Leandro Greco fu ufficializzato il 12 luglio. Prima ancora, Roberto Occhiuzzi fu presentato il 17 giugno, l’annuncio di Max Canzi arrivò ai primi di agosto (ma era l'anno del Covid), quello di Michele Filippi a metà giugno e quello di Bernardo Mereu il 5 giugno.

Quando si tratta di comunicare la scelta dell’allenatore l’Olbia si prende sempre il suo tempo: a meno che non si tratti di rinnovi, come nel caso di Filippi nel 2019, confermato l’11 aprile, e di Canzi nel 2021, ufficializzato il 26 maggio, il club gallurese predilige di norma il mese di giugno per svelare il volto del tecnico per la nuova stagione.

Quest’anno, però, le cose potrebbero cambiare, nel senso che i tempi potrebbero essere anticipati come slittare di diverse settimane. Vuoi perché sono cambiate proprietà e presidente, vuoi perché c’è da programmare un campionato nell’incertezza della categoria da affrontare, dal momento che l’Olbia, retrocessa direttamente in Serie D, punta al ripescaggio o alla riammissione in Serie C, e il profilo dell’allenatore prescelto potrebbe dire molto sul futuro dei bianchi.

Lo stesso si dica per il direttore sportivo, ruolo per il quale piace l’ex Lecco Francesco Filucchi, più adatto alla C che alla D. Per la cronaca, quando l’Olbia fu ripescata da vincitrice dei playoff di Serie D, nell’estate del 2016, fatta eccezione per la conferma immediata di Michele Mignani alla guida tecnica, il quadro rimase incerto per tutto luglio. Ma era un’altra Olbia, un’altra situazione e, soprattutto, un’altra proprietà.

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