Se il parco titoli dell’universo Marvel sta ancora attraversando le conseguenze di una sovrabbondanza produttiva, con esiti non proprio convincenti sia per il riscontro di critica che per gli incassi al botteghino, a suscitare un po’ la nostalgia dei tempi andati è il ricordo delle emozioni vissute con “Guardiani della Galassia”. L’epica trilogia diretta da James Gunn, considerata tra le migliori trasposizioni cinematografiche di tutto l’MCU, ha colpito fin dal suo debutto per il carisma dei personaggi, gli scenari fantascientifici estremamente suggestivi e le mirabolanti sequenze in grado di alternare l’umorismo agli scontri mozzafiato. Dopo aver lasciato definitivamente gli studi Marvel con l’uscita del terzo episodio e approdato tra le fila della concorrenza per curare insieme al produttore esecutivo Peter Safran i piani del nuovo universo DC, Gunn è attualmente impegnato nelle riprese di “Superman: Legacy”, reboot tratto dai fumetti dell’uomo d’acciaio previsto nelle sale l’11 luglio del prossimo anno. Sebbene attivo a tempo pieno sul nuovo progetto, Gunn ha voluto celebrare pubblicamente l’anniversario di “Guardiani della Galassia 3” con un messaggio che rievoca i momenti vissuti insieme al cast e a tutto lo staff. Nel post condiviso su Instagram, con allegati alcuni scatti che lo ritraggono nei dietro le quinte durante le riprese, il director ha ricordato soprattutto il legame profondo instaurato con i suoi collaboratori e cosa significhi oggi guardarsi indietro consapevoli che la trilogia ha trovato il suo epilogo: «Guardiani della Galassia Vol. 3 è uscito negli Stati Uniti un anno fa oggi e io sono seduto qui con le lacrime agli occhi solo a pensarci. Che viaggio meraviglioso con persone meravigliose. Ci siamo guardati le spalle a vicenda e lo faremo sempre. E anche se, come i Guardiani, alcuni di noi hanno preso strade diverse, l'amore è sempre lì e siamo ancora una famiglia. Mi mancate tutti e voglio bene a ciascuno di voi così tanto da far male».

Ovviamente, quando si pensa al fatto che le vicende di “Guardiani della Galassia” siano ultimate col terzo episodio, vuole intendersi che la trilogia capitanata da Gunn non vedrà in futuro una sua collaborazione, ma potrebbe in ogni caso contemplare il coinvolgimento di un nuovo regista; non a caso, lo stesso Gunn ha dato in passato il proprio lasciapassare alla Marvel nell’eventualità di far proseguire la serie senza di lui. Alla sua posizione si è allineata anche quella di Zoe Saldana, interprete del personaggio di Gamora, dichiarando al podcast The Discourse che, sebbene abbia già anticipato di non esser interessata a ricoprire gli stessi panni in un nuovo film, riterrebbe sciocco non far comparire i Guardiani nei prossimi titoli dell’MCU: «Voglio dire, per ora, penso che per me sia una storia conclusa, ma non penso che Gamora sia andata via per sempre». E ha proseguito dicendo: «Penso che sarebbe una grave perdita per la Marvel se non trovassero un modo per riportare in vita i Guardiani della Galassia. È un gruppo di disadattati così amato dai fan, sapete? E poi, al timone, c'era una voce come quella di James Gunn, che ha una scrittura meravigliosa e molto specifica per questo genere. Quindi, sarei in prima fila a festeggiare il ritorno dei Guardiani della Galassia».

Si tratta perciò di capire in che modo la Marvel tenterà di rimettere in gioco i Guardiani con le nuove uscite, magari inserendoli in uno spin-off interamente dedicato o riproponendoli in altre pellicole con delle comparse ad effetto. Nel frattempo, la Sardana si direbbe più propensa a valutare un suo coinvolgimento per il quarto episodio di “Star Trek”, come apertamente dichiarato in seguito: «Spero ancora di farlo. Ho avuto un'esperienza meravigliosa in tutte e tre le occasioni in cui ho fatto parte di quella squadra. So che cercano sempre di riunire tutti, ma so anche che la Paramount sta lavorando a una nuova versione di Star Trek, che credo sia un franchise meraviglioso che dovrebbe vivere a lungo, a prescindere dal fatto che i membri del cast visto nel remake originale tornino oppure no. Non lo so, ma di certo lo spero».

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