Contro l’assalto di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, la moratoria della Giunta non è l'unica proposta in campo. Da ieri, all'attenzione del Consiglio regionale c'è anche il testo del Comitato Scientifico per l'Insularità sull'estensione del Ppr a tutto il territorio regionale entro sei mesi e sul divieto, nel frattempo, di realizzare nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

A breve il disegno di legge approvato dalla Giunta il 30 aprile sarà incardinato nelle commissioni Urbanistica e Industria presiedute da Roberto Li Gioi (M5S) e Antonio Solinas (Pd).

L'iter del ddl nei parlamentini prevede una serie di audizioni, compresa quella al Comitato scientifico che presenterà la sua proposta che integra la pianificazione paesaggistica della fascia costiera con quella del restante territorio regionale.

«Nello spirito di collaborazione pro bono mostrato dal Comitato fin dal 2017, alle commissioni coinvolte prospetteremo il nostro testo che è molto semplice ed essenziale», spiega la presidente del Comitato, Maria Antonietta Mongiu. Testo in cui «abbiamo applicato l'articolo 145 del Codice Urbani, quello che ha guidato la legge salvacoste, in particolare proponiamo il procedimento per fare la pianificazione paesaggistica nel territorio agricolo rivedendo anche gli elementi del Ppr delle coste, mai toccato in tanti anni».

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus è tra chi considera la proposta del Comitato scientifico «interessante». Ora, ha detto, «occorrerà fare un supplemento di studio in commissione. L'adeguamento del Ppr anche alle zone interne è qualcosa che la Sardegna sta rimandando da troppo tempo e da lì nascono gli attuali problemi che minano alla salvaguardia del nostro paesaggio. Si tratta del vero grimaldello per evitare il saccheggio del nostro territorio».

(ro.mu.)

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