È scontro aperto a Nuoro tra le sezioni cittadine del partito sardista.

A scatenarlo le dichiarazioni di pochi giorni fa rilasciate dalla rappresentante nel consiglio comunale del partito, Viviana Brau, eletta in opposizione tra le file dei sardisti ma che ha annunciato un voto positivo al bilancio di previsione che approderà domani in Consiglio. Un voto che ha definito «per il bene della città ed evitare il commissariamento».

Una posizione che non è andata giù alle sezioni cittadine del Psd'Az "28 Aprile" e la "Pietro Mastino" che in una nota congiunta hanno bacchettato la consigliera dell'altra sezione del partito, "Atene Sarda" per avere preso una posizione non condivisa con tutto il movimento sardista cittadino.

Ma Brau rivendica la propria autonomia: «L’espressione del voto in Consiglio Comunale - scrive - è difatti scevra di qualsivoglia mandato imperativo, avendo gli eletti come la sottoscritta, il diritto alla libertà di azione necessaria per svolgere il ruolo e le funzioni senza alcuna pressione esterna, sempre e in ogni caso. Non ci si può dichiarare democratici pretendendo poi di avere un’eletta cui si vorrebbero muovere i fili come una marionetta a proprio piacimento. O si è democratici veri o si è democratici per finta».

La capogruppo del Psd'Az in consiglio comunale accusa poi di aver operato in solitudine per anni «in quasi quattro anni di secondo mandato elettorale - prosegue Brau – alcuna proposta di ordini del giorno, mozioni, emendamenti o interrogazioni da presentare in Consiglio è mai stata portata alla mia attenzione».

Poi la stoccata finale ai compagni di partito: «Rassereno elettori e simpatizzanti nuoresi del Psd'Az: due Sezioni cittadine vogliono il commissariamento di Nuoro da parte del “Campo Largo”, la sezione “Atene Sarda” e la capogruppo sono contrarie e agiranno di conseguenza a tutela della Città. Con buona pace dei democratici a targhe alterne».

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