Sale la tensione politica a Nuoro in attesa del consiglio comunale che domani dovrà decidere le sorti dell’amministrazione guidata da Andrea Soddu, che sulla carta ha perso tre consiglieri di maggioranza migrati nel gruppo misto.

Dall’opposizione, fronte Psd’Az, tramite la consigliera Viviana Brau e il gruppo Atene Sarda nei giorni scorsi era arrivato l’annuncio di un voto pro Soddu «che eviti l’arrivo del commissario in città».

Ma ora sono le altre sezioni del partito sardista cittadino, la "28 Aprile" e la “Pietro Mastino” di Nuoro, a prendere le distanze dalla sezione Atene Sarda dopo una riunione per discutere e aver analizzato le problematiche della attuale crisi politica cittadina, in vista della prossima seduta del consiglio comunale. 

«La consigliera rappresentativa di tutti i sardisti - scrivono - ignora una democratica condivisione e confronto con le altre sezioni costituenti il Coordinamento Cittadino».

I sardisti delle sezioni cittadine "28 Aprile" e “Pietro Mastino” riunite e coordinate dai rispettivi segretari Francesco Piras ed Emanuela Priori, rivendicano di contare oltre i due terzi dei circa cento Sardisti Nuoresi iscritti al Partito.

«Iscritti che denunciano come ancora una volta l’espressione del voto in consiglio comunale, quale azione di estrema responsabilità personale e rappresentativa del Partito Sardo e che deciderà il commissariamento o meno del comune di Nuoro, è arbitrariamente annunciata e portata avanti da un consigliere eletto che rappresenta tutti i voti ottenuti dai candidati della lista del Partito Sardo d'Azione alle ultime elezioni comunali del 2020. Consigliere eletto che sulla stampa si dichiara essere esponente della neanide sezione denominata “Atene Sarda”, e che condivide e decide con la minoranza politica cittadina del Partito il voto favorevole al bilancio in sostegno alla ex maggioranza Soddu, ignorando una democratica condivisione e confronto con le altre sezioni costituenti il Coordinamento Cittadino. Il fatto è ancora più grave se si considera che una neonata assemblea composta da circa un terzo sul totale degli iscritti al Partito nella città di Nuoro, si riunisce e decide in solitaria l’espressione del voto anche su importanti finanziamenti, come i 300 mila euro di stanziamenti per la necessaria e attesa variante del Puc, che verrebbero impegnati per ripianificare e risolvere l’atavica problematica della zona di Testimonzos, e tutte le altre questioni di carattere tecnico, urbanistico, pianificatorio, ambientale e paesaggistico, riguardanti sia l’agro del territorio Nuorese e altre zone intercluse nel perimetro urbano. Il Partito Sardo d’Azione e i Sardisti Nuoresi si sono sempre distinti nell’anteporre il bene collettivo della città alle personali ambizioni individuali e fughe in solitaria verso chissà quali mete e obiettivi, e hanno sempre affrontato la politica cittadina di governo e di opposizione analizzando e discutendo con partecipate convocazioni ed in maniera responsabile e democratica le azioni da intraprendere, assumendosi la più totale e piena responsabilità nei confronti dei cittadini Nuoresi. Il sollecito e il richiamo sono d'obbligo, al ripristino delle regole democratiche che hanno sempre contraddistinto dalla sua nascita la storia del centenario Partito Sardo d’Azione».

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