Si avvicina la notte di Halloween e con essa l’eterna diatriba tra chi festeggia la notte più paurosa dell’anno all’insegna dello sfrenato consumismo e gli ultras cattolici che la vedono come la festa del “diavolo”, una tradizione pagana assolutamente da evitare.

Nel mezzo, c’è chi strizza l’occhio alla modernità e allo stesso tempo riscopre le sue secolari tradizioni. Per una festa che resta pagana ma affonda le proprie radici nel cattolicesimo e onora i defunti con delle offerte.

In Sardegna la festa di Halloween ha diversi nomi: in Ogliastra, a Tiana e Seui, è “Su Prugadoriu”; nel Campidano è “Is Animas, Is Animeddas, Is Panixeddas”; nel Nuorese e in Barbagia è “Su Mortu Mortu”: nel Sulcis “Su Biddiu Longu”; a Dorgali e in Baronia “Su Peti Cocone”.

Da cosa deriva questo culto delle anime? Tra ottobre e novembre le giornate si accorciano e per i pagani era come se i “portali” tra il mondo dei vivi e quello dei defunti si sovrapponessero, facendo così rientrare le anime sulla Terra, nelle loro case. Spetta quindi alle loro famiglie il compito di onorarli offrendo loro del cibo.

In particolare spetta ai bambini, sono loro i “messaggeri” che sin dalle prime ore del mattino iniziano il giro delle case bussando a tutte le porte. Alla domanda «chi è?», rispondono «su mortu mortu», o «is Animas, is Animeddas, is Panixeddas», o ancora «su peti cocone» a seconda delle zone. I proprietari, che si preparano dal giorno prima, si fanno trovare pronti: la tradizione vuole che donino frutti di stagione, frutta secca, dolci e pane, cibo che i piccoli portano a casa per i defunti. Ma la modernità ha attecchito e oggi nell'Isola si donano anche merendine, cioccolate, caramelle. Una via vai di bambini gioiosi che a fine giornata vuotano il sacco e dividono i doni ottenuti.

Un tempo, per sfamare i defunti, si lasciava la tavola imbandita la notte della vigilia, e a fine serata attorno al camino i grandi raccontavano storie ai più piccoli. Magari c’è qualche famiglia, soprattutto nel cuore della Barbagia, che lo fa ancora.

(Unioneonline/L)

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